Chi voglia investire sull’occupazione lo potrà fare anche grazie agli incentivi previsti dalla nuova Legge di Bilancio.
In particolare, sono previste alcune manovre che daranno la possibilità di incentivare le nuove assunzioni, e il mantenimento nel tempo del numero medio di dipendenti.
Il motivo degli incentivi alle assunzioni
La previsione della mini IRES al 15% è stata determinata soprattutto per alcuni problemi che, nel corso degli ultimi anni, hanno riguardato il nostro Paese.
Infatti, così com’è stato rilevato recentemente, l’occupazione ha iniziato a diminuire nuovamente durante il 2018 e la creazione di un sistema di incentivi potrebbe aiutare le imprese ad assumere nuovamente, e in modo stabile, altri lavoratori.
Non si prevedono solamente degli incentivi a livello generale, ma interventi concreti grazie ai quali diminuire la pressione fiscale sulle imprese.
La mini IRES per le aziende
In particolare, come prima previsione, si individua l’applicazione della così detta mini IRES, cioè di una percentuale del 15%, sugli utili prodotti dalle imprese.
La riduzione di 9 punti percentuali rispetto a quanto previsto fino allo scorso anno riguarda solamente gli utili che siano stati prodotti e reinvestiti proprio nell’assunzione di nuovo personale.
Il calcolo di questa imposta dovrà, quindi, essere effettuato prendendo in considerazione quello che sarà il costo del personale che sarà stato assunto a partire dal 30 settembre del 2018.
In maniera ancora più specifica, la legge di Bilancio prevede una riduzione del 9% dell’imposta su tutti quegli utili che siano stati accantonati a riserva e solo nei limiti della somma dei nuovi investimenti, e di quello che sarà il costo dei dipendenti aggiuntivi rispetto a quelli che fossero presenti al 30 settembre 2018.
Questo tipo di agevolazione viene a comprendere gli imprenditori individuali e anche la società, sia di persone si di capitali.
La condizione che bisognerà rispettare sarà il fatto per il quale la spesa che sarà stata affrontata dovrà essere destinata, per la maggior parte, alle strutture produttive che siano localizzate sul territorio nazionale, quindi alle imprese e agli stabilimenti che si trovino in Italia.
Le altre agevolazioni per chi assume
Oltre alla mini IRES al 15% per chi assuma del nuovo personale, si prevedono ulteriori agevolazioni e sgravi che consentiranno, ancora una volta, di “premiare” chi decida di investire nel personale.
In particolare, si prevede uno sgravio contributivo che potrà arrivare fino a 8 mila euro all’anno, nel caso di assunzione a tempo indeterminato di laureati con 110 e lode.
Questo sgravio si potrà applicare a coloro che si siano laureati senza andare “fuori corso” e che non abbiano superato i 30 anni d’età.
Lo stesso incentivo si potrà applicare per l’assunzione di dottori di ricerca che siano assunti entro i 35 anni di età.
Si stima che per questi sgravi si potrà arrivare fino a 6 mila possibili assunzioni, e che il costo della manovra possa essere di circa 70 milioni pr il biennio 2019-2021.
Oltre allo sgravio fiscale, si prevede anche il prolungamento del così detto Bonus Sud.
Questo consentirà di avere a disposizione uno sgravio totale nel caso in cui si assumano a tempo indeterminato giovani di età inferiore ai 35 anni che risiedano nelle regioni dell’Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Le assunzioni potranno riguardare contratti sia full time sia part time.
In conclusione
Si può capire, quindi, come la nuova Legge di Bilancio abbia come obiettivo quello di portare le imprese, nelle loro diverse forme, ad assumere nuovamente.
Le assunzioni, infatti, possono sicuramente essere viste come il motore dell’economia e come il sistema grazie al quale far ripartire molte aree di mercato ormai sopite da tempo.